.. stavamo pensando al titolo e eravamo indecisi tra «Abbracci» e «Baci». Beppe ebbe l’illuminazione, semplicemente incrociando le due parole: «Braci».http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2007/03/04/notizie-su-braci/
Cosa ricorda di Beppe Salvia?
Quando apparve a Sant’Agata, Beppe stupì tutti, non solo me. Anche come vestiva, come si muoveva. Possedeva un appartamentino tutto suo (noi vivevamo tutti più o meno con i genitori), perfettamente ordinato e, cosa incredibile, senza neanche un libro. Le nostre case traboccavano di libri, ce ne erano da tutte le parti, in bagno negli sgabuzzini nei luoghi più impensati. Ma nella sua, niente. E la cosa incredibile è che sapeva tutto: aveva una cultura e una memoria impressionanti, quando parlava rimanevamo sbalorditi. Scriveva moltissimo e distruggeva quasi tutto, distruggeva anche cose stupende. Una cassapanca di manoscritti che io vidi in casa sua, una notte la buttò nel Tevere. Io ricordo perfettamente delle cose bellissime di poesia o di prosa che mi lesse per telefono, e che poi non ritrovai tra le sue carte dopo la morte. Disegnava e dipingeva anche con una tecnica strabiliante, ricordo che molti artisti erano stupiti proprio della sua tecnica.
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