mercoledì 30 maggio 2012

Poeta, sono forse io un Poeta?

orazio converso Ieri alle ore 10:56Poeta? Ho scoperto che c'è una trasmissione su Radio Capital (oddiomio!!) "NON C'E' DUE SENZA TE" e mi è venuto un sospetto (1984-non-ce-due-senza-te): che ho ragione a credere nel "fusionismo olistico" come filosofia minima dei tempi che corrono (una specie di visione aggiornata all'epoca di google del "tutto si tiene").

Boris Di Maggio Ieri alle ore 12:21
Ma sai che sono d'accordo? Da tenere presente però che la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore/differente della somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente :)

orazio converso Ieri alle ore 12:23
massimo chiriatti - Se sei capace di creare idee e le vuoi valorizzare, non importa che tu sia un individuo o un’impresa, avrai sempre bisogno di persone che lavorino per la tua idea e la rilancino, spesso senza controlli preventivi. - La motivazione che ci spinge a condividere il progetto nasce dal fatto che quello che vediamo ci piace e ci interessa. E per piacerci vuol dire che ha toccato le nostre emozioni. Quest’ultime sono legate alle storie di persone, eventi e cose.

PPP in tivvù

il canto il coro

sabato 26 maggio 2012

The friendship and teaching

Pagliarani: i suoi romanzi in versi, infatti, vanno letti come vertiginoso disordine di cose pescate casualmente dalla molteplicità del mondo. (MarsilioEditore)
lunedì 28 maggio 2012 ore 21

L’8 marzo scorso ci ha lasciato Elio Pagliarani. Era nato a Viserba (Rimini) il 25 maggio 1927. Dopo averlo fatto per iscritto, a un mese dalla scomparsa, su «alfabeta2» (http://www.alfabeta2.it/2012/04/03/elio-per-tutti-tutti-per-elio/), lo faremo live – come piaceva a lui – in occasione del suo 85°, virtuale, compleanno. Lunedì sera a partire della 20.00, al Nuovo Teatro Colosseo di Via Capo d’Africa 29/A, lo ricorderanno gli amici, gli allievi, gli ammiratori della città dove aveva scelto di vivere dagli anni Sessanta. Simone Carella, che ha messo in scena a suo tempo tutti i testi per il teatro scritti da Pagliarani tranne Il poema d’Alessandro, lo proporrà in una lettura recitata nella quale quasi tutti i ruoli saranno sostenuti da poeti. A seguire, a oltranza, una serie di testimonianze e letture di poesie di Elio, per Elio. Non sarà una messa funebre. Il titolo lo ha dato Simone, ed è perfetto: all’autore della Ballata di Rudi sarebbe piaciuto senz’altro, un ultimo giro, al night.
A.C.
Lunedì 28 maggio
Colosseo Nuovo Teatro, Via Capo d’Africa 29/A
PAGLIARANI NIGHT 2012
a cura di Simone Carella, Andrea Cortellessa e Sara Ventroni
alle 20.00 Simone Carella presenta una lettura recitata del Poema d’Alessandro di Elio Pagliarani, con la partecipazione di
Luigi Rigoni, Sara Ventroni, Lidia Riviello, Maria Grazia Calandrone, Tommaso Ottonieri, Davide Di Poce, Laura Cingolani ed Elisa Davoglio
seguiranno testimonianze e letture di Pagliarani di scrittori, poeti, amici e compagni di strada
saranno presenti Maria Concetta Petrollo Pagliarani e Liarosa Pagliarani

L’amicizia e l’insegnamento sono stati due punti di forza di Elio. E si assomigliano: in entrambi i casi è in gioco la trasmissione di un esempio, la condivisione di qualcosa che si considera importante. Elio è stato un grande amico, per quelli della sua generazione, e l’amicizia ha saputo celebrare come pochi (nelle dediche dei suoi versi, nelle umorose pagine del Pro-memoria a Liarosa sulle mitiche trattorie di Milano e Roma, Poldo e Cesaretto); ed è stato un grande pedagogo, per quelli più giovani di lui. Il suo è stato un insegnamento intransigente e generosissimo. Dal 1977 al 1988 i suoi Laboratori di Poesia sono stati fra le non molte cose vive della città dove aveva scelto di vivere: di lì sono transitati tutti gli autori maggiori delle generazioni seguenti  – ciascuno dei quali se n’è poi andato per una strada diversa, tutti mantenendo viva però quella lezione. Una lezione che s’è poi riverberata sui più giovani ancora, più o meno a distanza. E che per gli scrittori di oggi, in versi e in prosa, resta una delle poche spendibili. Per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, resta l’eco d’una voce che non era solo un prodigioso, terribile strumento musicale. Ma soprattutto la sferza di un carattere che «non concede smarrimenti» (da alfabeta2).


On 8 March Pagliarani Elio has left us. He was born in Viserba (Rimini) May 25, 1927. After having done so in writing, a month after his death, on "alfabeta2" ( http://www.alfabeta2.it/2012/04/03/elio-per-tutti-tutti-per-elio/ ), we will live - like himself - during his 85 °, virtual birthday. Monday evening from the 20.00, the New Theatre Colosseum Via Capo d'Africa 29 / A, will remember the friends, students, admirers of the city where he had chosen to live the Sixties. Simone Carella, who has staged in his time all the texts for the theater written by Pagliarani exception of Alexander's poem, recited it will propose a reading in which almost all the roles will be supported by poets. To follow, to the bitter end, a series of testimonies and readings of poetry by Elio, Elio for. There will be a funeral mass. The title gave it to Simon, and is perfect: the author of Ballad of Rudi certainly would have liked, a final round, at night.
AC
Monday, May 28
New Coliseum Theatre, Via Capo d'Africa 29 / A
PAGLIARANI NIGHT 2012
by Simone Carella, Andrea and Sara Cortellessa Ventroni
to 20.00 Simone Carella presents a reading of the poem recited by Elio D'Alessandro Pagliarini, with the participation of
Louis Rigoni, Sara Ventroni, Lidia Riviello, Maria Grazia Calandrone, Ottonieri Thomas, David Di Poce, Laura and Elisa Cingolani Davoglio
followed by testimonies and readings Pagliarani of writers, poets, friends and fellow travelers
will present Maria Concetta Petrollo Pagliarani and Liarosa Pagliarani
The friendship and teaching are two strengths of Helium. It is similar: in both cases involved the transmission of an example, the sharing of something that you consider important. Elio was a great friend, for those of his generation, and has been able to celebrate the friendship like few (in the dedications of his poems, in the pages of Pro-umorose memory Liarosa on the legendary eateries of Milan and Rome, and Poldo Cesaretto) , and it was a great teacher for those younger than him. His teaching was a generous and uncompromising. From 1977 to 1988 his poetry workshops were among the many things do not live in the city where he had chosen to live: there have passed all the major authors of the following generations - each of which he's since gone to a different path , all while keeping alive but that lesson. A lesson on who has reverberated then younger still, more or less remote. And for today's writers, in verse and prose, remains one of the few expendable. For those who had the good fortune to know, is the echo of a voice that was not only a wonderful, terrible musical instrument. But above the lash of a character who "does not grant loss" (from alfabeta2).

venerdì 25 maggio 2012

INCONTRO TRA FRULLATORE E VIDEOTAPE (1985)


1. Con la mia telecamera tascabile avevo filmato il nostro incontro in Pretura, perché è difficile descrivere a parole qualcosa o qualcuno che non ha un esterno. Di questo parleremo dopo.

2. Finirà diciamolo subito, finirà un giorno questo assurdo antropomorfismo della macchina che si identifica col corpo, costretta ad avere un involucro, una carrozzeria, una superficie, che il tatto percepisce come inutile copertura di vuoti, di buchi di niente.
In un minimo incidente stradale si vede bene che la superficie ammacca solo se stessa e la vettura va, ancora a sbrendoli o a cartoccio, ma va.
Si vede bene se un amante geloso sfoga i suoi pugni sul frigorifero, che il frigorifero va, o, semplicemente, se a caffè uno continua a schiacciare la lattina vuota, che c’è sempre un pò di vuoto che resta intatto.
La superficie serve solo per l’occhio e l’occhio riconosce bocca, occhi, denti, dove ci sono tasti, pulsanti, lastre di vetro, bulloni.
In qualsiasi macchinario, anche in quelli sepolti nelle fabbriche sotterranee, folli leggi contro gli infortuni, impongono coperture parodistiche e la parodia passa nel linguaggio, lo confonde e disgrega la conversazione:
«la bella carrozzeria di quella ragazza» — «il braccio di un carerpiller».
Se le macchine non avessero involucro non se ne potrebbe parlare.
Ora, in Pretura, la ragazza esponeva la sua bellezza, che è tutta interiore.
Non se ne può parlare. Si muoveva agitata e noi possiamo ammirare la sua bellezza solo quando la macchina è ferma.
La scoperchiamo, infiliasno la testa dentro, il dito fra i fili, l’unghia nella valvola.
Vesalio fu il primo a capire il problema. Ma ce ne sono stati pochi e non hanno molto seguito. D’altra parte in qualsiasi letto, l’atto d’amore va verso l’autopsia. La ragazza è ferma. C’è qualcosa di rotto o qualcosa si rompe.


3. Chiamato a vedere cosa succedeva al mio impianto di videotape, che non rendeva l’immagine raccolta in Pretura, il folle esperto, smontò molte cose e fra le altre un vecchio frullatore caparbio, che procedeva a salti. Tutte queste interiora sono rimaste sparse. Il lavoro l’avrebbbe continuato il giorno dopo e il giorno dopo non si è più visto nessuno.
Mi accade spesso di sognare tipi diversi di macchine, che di colpo si slacciano gli involucri, esibiscono i loro eccitanti interni e si mescolano con furia e con passione, dal vivo, unendo le loro fonti di energia. Ma io sono un caso a parte: avrete notato che la psicanalisi non è meccanicistica. E in ritardo sul secolo. In due parole: non c’è un’officina di psicanalisi. Non c’è un solo psicanalista meccanico, da chiamare al Soccorso ACI per i guasti che si verificano in sogno.
L’incontro di un frullatore con una video-rape genera la visione di una macchina visibile solo per successione interiore, abolita ogni necessità visiva di un qualsiasi esrerno.
Forse il concetto di intimità può essere percorso solo in una successione di interni.


4. La mia storia d’amore ormai si agita dentro al frullatore/videorape. Vibrazione per vibrazione la mia storia trasaliva. Si amplificava, con le sue immagini costruiva un unico frappé immaginario e più gli organi del frullatore si addentravano oltre l’involucro della cassetta, più la mia storia di un martino in Pretura con la ragazza che insiste per gli alimenti, ridotti al terzo, escluso il mantenimento, trasaliva oltre in incontri notturni su ampi rerrazzi, chiome d’alberi e musica in Giardini Pubblici — aperti a una miriade di altri amori, insegni- menti nell’ombra, finestre ammorbidite di luci velate.

5. Già adesso — mi si dice — nei sistemi dei robot si adoperano insiemi computativi di due macchine. Insomma una fa da cervello all’altra, forse reciprocamente. Nel prototipo sperimentale del robot integrale sovietico LPI — 2 (dice Vjaceslav V. Ivanov) il sistema di di controllo è basato su un insieme computativo che affianca i calcolatori «ASUT-6000» e «Miusk 32».
Nella mia storia, mentre vedo il videotape che gira inviscerato nel frullatore, non si sa se il frullatore effettua operazioni illogiche con sequenza indiscreta di simboli o se il video-tape elabora blocchi d’informazione complessi o viceversa. Sia che il frullatore faccia da cervello, sia che il nostro faccia da cervello: le immagini vertiginose si accoppiano in una enorme melassa.
La giovane signora con la mia testa si avvicina a me con la sua,.
Mi prende alla mia gola con la mia mano destra e d’improvviso mi bacia con la mia bocca mentre rispondo con il fremito della sua e Giorgio, l’amico abbandonato, vibra fra me e lei cercando io me il sapore di lei e lei cerca in sé il sapore di lui, sapori diversi nel plancton bianco e nero del frullatore, che emulsiona l’io, il tu e il lui.
Non c’è pace. La vibrazione interessa a se stessa e l’amore va avanti a flutti, una marea d’istinto e di repressioni, ricordi, previsioni del futuro, Appena due si attardano per far l’amore, scoppia attorno a loro il branco, l’assemblea e ognuno vuole la sua pane di feconda zione, la sua parte di uova. Un unico sperma ci copre tutti. Pezzi di corpo saltano nelle fauci degli inseguitori, che non rinunciaoo a inseguire e non molleranno mai la parte della mia vita che hanno avuto. Gli appartiene e non mi appartiene più. Perché ognuno sente il dirirtto di portare avanti la vita anche degli altri. E di colpo, anche nei sogni, ti saltano addosso e ti mandano in pezzi.



Corrado Costa

martedì 22 maggio 2012

la vita sarà migliore


Tra due-trecento anni la vita sarà migliore.
Ma intanto noi siamo ormai alla frontiera,
senza gli angeli di Elohim precipita la scala nel Novecento,
e il Duemila già sventola la sua bandiera
per coloro che sono sicuri di entrarvi.
Io resterò da questa parte, in questo buio,
in questo viluppo di meschinità e di bisogno,
senza conoscere il terso luccichìo del futuro.
A me sarà bastato visitarlo nel sogno,
come uno sciamàno che scenda con piatti e sonagli
nel reame dei morti a conversare coi lèmuri.
Resterò sulla soglia come un réprobo, come uno spergiuro.
Perché scusatemi, posteri, che freddo,
che vitreo deserto, che uniformità, che sbaragli
soffiano da quel futuro.


venerdì 18 maggio 2012

Empirìa Poesia



Sul ritmo del passo che cammina si dispone il poemetto Via Latina, che non a caso si qualifica come Camminamento: percorso scandito in tante stazioni, stanze o lasse che si articolano nella mente e da lì passano alla voce e alla scrittura. In questo procedere per lasse/stazioni l’autore si affaccia su tracce della storia presente, avverte echi degli eventi contemporanei, anche se fisicamente lontani, insegue il malessere, la rabbia, la delusione del reale, il lacerato orizzonte politico e sociale, gli scatti e le sconfitte, gli orrori che hanno scandito i nostri anni.  |    Giulio Ferroni

giovedì 17 maggio 2012

Sfidarsi è bene

SFIDARSI E' BENE, MA (1985 )

Sfidarsi é bene
per cercare
il meglio

sfidare il
vento
sul mare d'inverno

ma nell' acqua gelida
non c' é verso che tenga!
- se citato a fondo.

mercoledì 16 maggio 2012

AnniZero



Mercoledì 16 maggio 2012, ore 18.30 Indiateca. Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman – Roma 06.55136745 -libreria@indiateca.it Presentazione del n. 31/33 de L’illuminista. Rivista di cultura contemporanea diretta da Walter Pedullà Narratori degli Anni Zero Antologia a cura di Andrea Cortellessa leggono Nicola Lagioia, Paolo Morelli, Antonio Pascale, Francesco Pecoraro, Gabriele Pedullà, Tommaso Pincio, Gilda Policastro, Christian Raimo, Luca Ricci, Emanuele Trevi saranno presenti il direttore e il curatore della rivista Edizioni Ponte Sisto Tel. 06.6832623 info@pontesisto.it www.pontesisto.it

Aveva un linguaggio nuovo da proporre,
 un linguaggio da decifrare, parole nuove 
che voleva che le si dicessero per aprire
 tutti i suoi portals of discovery.

martedì 15 maggio 2012

VIDEOR map of Rome


View VIDEOR map of Rome in a larger map
VIDEOR map of Rome
All the locations of poetry videos taken during the reading seasons of Rome poetry videoreview VIDEOR, directed by Elio Pagliarani. Video editor Orazio Converso. Produced by La Camera Blue Video, Rome
Amelia Rosselli and Gregory Corso
Amelia Rosselli translates Gregory Corso. in a public reading. Video taken from the poetry videoreview VIDEOR n. 2. Directed by Elio Pagliarani. Video Editor Orazio Converso. Produced by La Camera Blu...
Amelia Rosselli - "La libellula"
Reading during the Interview to Amelia Rosselli by Orazio Converso and Guido Galeno. Video taken from the poetry videoreview VIDEOR n. 1. Directed by Elio Pagliarani. Video Editor Orazio Converso. Pro...
Elio Pagliarani reads Adriano Spatola
A reading of Adriano Spatola's "Il boomerang", by Elio Pagliarani. Video taken from the poetry videoreview VIDEOR n. 3. Directed by Elio Pagliarani. Video Editor Orazio Converso. Produced by La Camera...
VIDEOR 3 : Adriano Spatola
The studio were VIDEOR 3 has been produced. The number is entirely dedicated to the memory of Adriano Spatola. Video taken from the poetry videoreview VIDEOR n. 3. Directed by Elio Pagliarani. Video E...
Video Editing of Nanni Balestrini's reading
The studio were Orazio Converso produced the edited version of Nanni Balestrini's reading of his poem "Basta Cane". Editor's version of the original lecture taken from the poetry videoreview VIDEOR n....
Corrado Costa "Autobibliografia"
Corrado Costa reading his "auto-bibliography" in Adriano Spatola's factory
L'ultimo Bene - Piergiorgio Gacché
Piergiorgio Giacché "L'ultimo Bene" Villa Pamphili, Roma
L'urlo di Spatola
Adriano Spatola's performance "L'urlo"
Musei Virtuali - Le poème electronique
Conferenza alla Casa del Cinema Le poème electronique Le Corbusier

Il genio di Pagliarani

D'annunzio, Gabriele: Alcyone  |_ , La sera fiesolana #t=1m30s _|

 Fresche le mie parole ne la sera
ti sien come il fruscío che fan le foglie
del gelso ne la man di chi le coglie
silenzioso e ancor s'attarda a l'opra lenta
su l'alta scala che s'annera
contro il fusto che s'inargenta
con le sue rame spoglie
mentre la Luna è prossima a le soglie
cerule e par che innanzi a sé distenda un velo
ove il nostro sogno si giace
e par che la campagna già si senta
da lei sommersa nel notturno gelo
e da lei beva la sperata pace
senza vederla.


Laudata sii pel tuo viso di perla,
o Sera, e pè tuoi grandi umidi occhi ove si tace
l'acqua del cielo!


Dolci le mie parole ne la sera
ti sien come la pioggia che bruiva
tepida e fuggitiva,
commiato lacrimoso de la primavera,
su i gelsi e su gli olmi e su le viti
e su i pini dai novelli rosei diti
che giocano con l'aura che si perde,
e su 'l grano che non è biondo ancóra
e non è verde,
e su 'l fieno che già patì la falce
e trascolora,
e su gli olivi, su i fratelli olivi
che fan di santità pallidi i clivi
e sorridenti.


Laudata sii per le tue vesti aulenti,
o Sera, e pel cinto che ti cinge come il salce
il fien che odora!


Io ti dirò verso quali reami
d'amor ci chiami il fiume, le cui fonti
eterne a l'ombra de gli antichi rami
parlano nel mistero sacro dei monti;
e ti dirò per qual segreto
le colline su i limpidi orizzonti
s'incúrvino come labbra che un divieto
chiuda, e perché la volontà di dire
le faccia belle
oltre ogni uman desire
e nel silenzio lor sempre novelle
consolatrici, sì che pare
che ogni sera l'anima le possa amare
d'amor più forte.


Laudata sii per la tua pura morte
o Sera, e per l'attesa che in te fa palpitare
le prime stelle!

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