lunedì 31 maggio 2010

BABBIANNU

(sei fogli)
La prosa di Andrea Camilleri (e mi riferisco al romanzo "La concessione del telefono", Sellerio editore), miscela siculo-italica di ambientazione estrazione connotazione basso-burocratica, si lascia mangiare e bere. Finché il buon sapore, la fragranza sensuale degli aromi, la freschezza dell'impasto, la sapienza della distillazione, la sedu zione della confezione e quant'altro, non diventano, inconsapevolmente, specilli del malessere, per supernutrizione e sconveniente stato di ubria chezza, da cui trarsi d'impaccio. Mortificati (ma come é potuto succedere?) dallo sconfinare del proprio abituale comportamento, comprovato au­tocontrollo, dal quale si é deragliato; investiti, invece, nello stolto compiacimento del vizio, in cui ci si é lasciati cadere.
http://docs.google.com/View?id=dcmx6nrv_46d3khkvd8

Cosenza, 23 maggio 1998.

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