mercoledì 11 novembre 2015

la diffidata occasione dell'effusione verbale

il lirismo e quindi l'io, il ritmo quotidiano - e molto da quotidiano, si direbbe, con Edoardo Sanguineti - e dunque le spezzature opportune e necessarie, ed il nitore lessicale, le geometrie soprattutto, e dico anch'io una poesia involontaria e quindi innovativa.
penso, come sai, che sperimentare il proprio registro personale sia l'unica cosa che riscatta la scrittura poetica dall'insulto accademico e dalla soma culturale: mi sembra che in questo caso l'intenzione poetica sia evidente, il sottotono veramente riuscito, l'ingenuità adorabile.
ricorda certi bigliettini che Elio volle pubblicare (videor, n°2)...

e poi, per me l'ambiente tecnologico è tutto! parlo del calligrafo non dell'amanuense (che è una specifica insignificante).


Vivo di volata leggermente consunto / 
legato alla variazione balistica / 
della finitura de
l terminale /
come una spillo nichelata /
sprovvista di mirino /
che nel tiralinee determina
il tratto. /
Che poi a voler dir tutta /
a nulla serve /
all'amanuense calligrafo.


Luciano Mastrascusa, 2015




Questione di carattere (e di type design)

Posted by Massimo Celani on Monday, November 9, 2015

1 commento:

Videor ha detto...

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il "giovane" dandy Lorenzo Mastrascusa nella vigna del signore e Massimo Celani s'ingobbisce sull'erta. Lo scuso delle distanze che mette l'uno e celo il debole dell'altro: è la poesia, bellezza!
3 hrs
Massimo Celani l'ho ha detto spesso che la trivella poetica è quel che ci rimane di efficace nell'indagine. Per sua natura, la sonda, misteriosa ed enignatica, giacché Amelia è pur sempre una Pizia, rimane essenziale nello splendore digitale per riportare la cifratura in cima alla pila.
2 hrs

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