mercoledì 15 giugno 2011

Se a un tratto nel fitto del buio mezzanotte

Col Blog - con il Blog - si potrebbe andare avanti all'infinito, la macchinetta del testo è inarrestabile,...Ricopiai, per dargliele, le due traduzioni di Kavafis che a Clea piacevano, sebbene tutt'altro che letterali. Ora che il canone cavafisiano è stato oramai stabilito grazie alle belle e meditate traduzioni inglesi di Mavrogordato e che il poeta è stato in certo qual modo reso disponibile agli esperimenti poetici di altri, io ho cercato di trapiantare più che tradurre; con quale esito non saprei dire.


ANTONIO ABBANDONATO DAL DIO
Se a un tratto nel fitto del buio mezzanotte si ode
invisibile compagnia che passa, le limpide voci,
struggenti musiche di invisibili cori,
la sorte che ti ha abbandonato,
speranze insabbiate, una vita fervida di desideri
finita in fumo. Ah, no! Non tormentarti
sugli inganni trascorsi
ma da uomo da lungo tempo preparato
con coraggio di' ora i tuoi estremi addii
ad Alessandria che ti abbandona.
Non lasciarti ingannare e non dire
che è stato un sogno e sbagliava il tuo orecchio,
ai vili lascia i rimpianti e le suppliche
versa la somma delle speranze inutili
e da uomo a lungo preparato,
deliberatamente, con l'orgoglio, con la rassegnazione
che ti si addice e è degna di una città simile
affacciati alla finestra aperta e guarda
e bevi sugli inganni trascorsi, come tu dici,
la tua estrema estasi per la mistica folla
ad Alessandria bevi che ti abbandona.

LA CITTÀ
Dici: In un altro paese
a un altro mare me ne andrò
una città tanto più bella, di quanto
questa sarà mai o sia stata, troverò...
Ora a ogni passo il laccio stringe il morso:
il cuore è sepolto in corpo e non ha corso:
fino a quando, quanto devo restare qui'
recluso in questa tetra periferia sfiorita
della mente qualunque? Dovunque guardi vedo
solo macerie nere della mia vita.
Sono tanti anni, tanti, che sono qui,
spendere e spandere, senza un costrutto.
No, non ci sono paesi nuovi, amico, né
nuovi mari: la città ti segue dappertutto.
Nello stesso groviglio di vie girerai all'infinito,
gli stessi borghi mentali scivolano
all'età vecchia dall'età bella,
nella stessa casa di sempre incanutisci.
La città è una cella.
Nessun altro posto, sempre questo
tuo ancoraggio terrestre, e nessuna nave esiste
che ti porti lontano da te stesso. Ma non capisci?
La vita che hai rovinato fino in fondo su questo
unico lembo della terra, adesso
è rovinata per ogni parte del mondo.

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