Sul ritmo del passo che cammina si dispone il poemetto Via Latina, che non a caso si qualifica come Camminamento: percorso scandito in tante stazioni, stanze o lasse che si articolano nella mente e da lì passano alla voce e alla scrittura. In questo procedere per lasse/stazioni l’autore si affaccia su tracce della storia presente, avverte echi degli eventi contemporanei, anche se fisicamente lontani, insegue il malessere, la rabbia, la delusione del reale, il lacerato orizzonte politico e sociale, gli scatti e le sconfitte, gli orrori che hanno scandito i nostri anni. | Giulio Ferroni
venerdì 18 maggio 2012
Empirìa Poesia
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