domenica 9 marzo 2014

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    09/apr/1995 - Reggio Emilia - Per il terzo anno consecutivo, a Reggio Emilia si ...nella mostra "Corrado Costa tra Poesura e Pittria", curata da Renato Barilli.

Reggio Emilia - Per il terzo anno consecutivo, a Reggio Emilia si parla di sperimentazione letteraria. Una riflessione sul presente e sulle prospettive future, che però volge un occhio al passato, alla ricerca di quelle esperienze sperimentali ancora oggi stimolanti. Come quella del poeta Corrado Costa, la cui opera multiforme verrà ricordata attraverso diverse manifestazioni. Dal 7 e fino a oggi, nell' ambito di "Ricercare 95 - Laboratorio di nuove scritture", una cinquantina di scrittori e critici si incontreranno nella Sala degli specchi del Teatro Valli, per dibattere sulle possibilità della ricerca letteraria contemporanea, soffermandosi in particolare sulle prospettive della narrativa. La formula è la stessa delle passate edizioni: alcuni scrittori (quest' anno una quindicina, tra cui Marco Lodoli, Alfredo Antonaros, Tommaso Ottonieri, Licia Giaquinto e Lorenzo Miglioli) leggeranno brani di opere in preparazione sottoponendole al vaglio dei presenti. Tra i partecipanti alla discussione, oltre ad alcuni rappresentanti della vecchia guardia del Gruppo 63 (Anceschi, Barilli, Balestrini, Giuliani, Pagliarani, Guglielmi, ecc.), ci saranno critici e scrittori di diverse generazioni: da Ferroni a Giovanardi, da Fabbri a Di Stefano, da Leonetti a Pontiggia, da Pedullà a Frasca, da Luperini a Cepollaro. Proprio per arricchire il dibattito, i curatori della manifestazione si sono ricollegati a quella "tradizione del nuovo" che attraversa la nostra letteratura e in cui sono presenti poetiche capaci di contribuire alla riflessione presente. E' il caso appunto di Corrado Costa, il poeta di Mulino di Bazzano morto nel 1991, la cui vita si è svolta tutta nel segno della ricerca. E ciò fin dalla sua prima raccolta di poesie, Pseudobaudelaire, nata nell' ambito della neoavanguardia degli anni Sessanta, in cui egli insieme agli altri del gruppo della rivista Malebolge, aveva innestato il particolare interesse per un surrealismo rivisitato in modo originale. Poi fecero seguito altre raccolte di poesie, romanzi sperimentali e saggi teorici, nei quali egli ha spiegato le ragioni di una ricerca che si è spesso inoltrata sul terreno della poesia visiva e concreta, cercando nella contaminazione tra le arti un arricchimento di possibilità espressive. Di questa ricerca, a Reggio Emilia, si troverà testimonianza nella mostra "Corrado Costa tra Poesura e Pittria", curata da Renato Barilli. Inoltre, sempre nell' ambito di "Ricercare 95", sarà presentata al pubblico un' antologia di suoi testi, Cose che sono Parole che restano (Edizioni Diabasis), a cura di Aldo Tagliaferri. Mentre il gruppo Koinè porterà in scena un suo lavoro: Decomposizioni esemplari (La notte in cui Giordano Bruno apparve a Shakespeare).
Fabio Gambaro







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