giovedì 24 settembre 2009

Vito Riviello ad alta voce

Eh, lo so che molti poeti rifiutano di definirsi così, poeti che stimo molto, Toti Scialoja, per esempio, invece io sono felicissimo di dirlo. Trovo nella parola comico una duttilità semantica che va molto più in là del suo significato originario. Una volta Majorino ha parlato di comicità linguistica, credo a proposito dell'Avanguardia. Giustissimo! La comicità linguistica è alla base di tutta la comicità nuova, intendo una poesia che abbia in sè stupefazione, la meraviglia, la sorpresa - oltre il non-sense.

"Dietro l'angolo della poesia comica c'è lo spauracchio di pezza, c'è il clown, c'è il giullare, c'è l'inverno mentre sei in estate, c'è l'equilibrista."

Per far ridere come? Per far ridere anche dentro:oggi la comicità va dal fuori al dentro e dal dentro al fuori.Oggi la risata è mentale, oltre che linguistica.
E' l'atteggiamento di un comico con l'aria ammiccante e smarrita di chi non sa esattamente come andrà a finire.. sì, c'è questo io, l'autore, che si nasconde per paura, paura di un vuoto surreale, gremito di oggetti, i soliti palloncini del surrealismo più vieto; altri, però, sono oggetti conduntenti, persino bombe atomiche. E allora in me c'è questa paura, mentre fluisce la vita, di cozzare, di sbattere - del colpo mortale. Il buffo nasce proprio da qui, da come mi nascondo, mi sottraggo, dal come io finga di non avere paura. Con la tristezza dell'autore clown, che fa questi movimenti sconnessi per nascondersi, per ripararsi, per poter vivere, guardare serenamente, però con l'occhio rivolto a qualche colpo improvviso.
E' una presa di coscienza del reale..sì, non essendo l'autore un aggressivo, guarda con distacco come al museo, e pensa che il mondo sialì, sia afferrabile, comunque sia a portata di conoscenza.
Il buffo nasce invece quando il mondo, rappresentato da uno dei suoi simboli-oggetti, comincia a muoversi: e addirittura a offendere, se non proprio a colpire l'autore, questo milord della beata incoscienza.

"Freud ha sempre sostenuto che il linguaggio è un materiale plastico. Chi più di Totò ha manipolato questa specie di cera-pongo del linguaggio, essendo anche del linguaggio del suo corpo, soprattutto, essendo stato un grande mimo. Lo indicherei ai giovani come una grande fonte di ispirazione."

Per quello che io intendo poesia comica, la tradizione orale, la capacità non solo di memorizzare ma di capire fino alle coloriture più sfumate, i dialetti, le lingue subalterne, tutte queste cose che formano la tradizione orale, questa per me è la vis comica della nuova poesia, eterodossa, paradossale - non cerca il successo, che gli si faccia festa, vuole quasi comprensione, ecco:
"Io corro perchè devo vivere, e vivo così, come altri vanno in ufficio, o tu vai in fabbrica.."
Per chi corre Mennea http://www.youtube.com/watch?v=wsPPBtaRTio#t=01m38s

(
Vito Riviello ad alta voce
il poeta comico
a cura di Orazio Converso, Roma, Teatro dell'Orologio, Il comico in poesia)

I due passanti

I due passanti: quello distinto con il vestito grigio
e quello distinto con il vestito grigio, quello con un certo
portamento elegante e l’altro con un certo portamento
elegante, uno che rideva con uno che rideva
uno però più taciturno e l’altro
però più taciturno, quello con le sue idee
sulla situazione e quello con le sue idee
sulla situazione: i due passanti: uno improvvisamente
con gli attrezzi e l’altro improvvisamente nudo
uno che tortura e l’altro senza speranza
una imprecisabile bestia una imprecisabile preda:
i due passanti: quello alto uguale e quello
alto uguale, uno affettuoso signorile e l’altro
affettuoso signorile, quello che si raccomanda

no-stop le stragi!

Dobbiamo trattare la pace
occorrono subito trattative
oggi lunedì due morti per parte
intratteniamoci in trattoria
martedì cinque feriti gravi
da una parte o dall'altra
cerchiamo di trattare
difficoltà per le trattative
mercoledì sei morti gravi
dalla parte che volete
l'unica cosa è trattare
giovedì i feriti senz'acqua
l'acqua è neutrale
ma non si trova
allora chi ci trattiene
a far le trattative
venerdì sei morti più
cinquanta feriti tra quelli
gravi a Gravina di Puglia
lente le trattative di pace
veloci i morti seguiti dai feriti
sabato feriti civili scambiati
per feriti incivili dai civili
domenica chiuso per feretri
si cerca di trattare ancora
ma anche le trattative
sono chiuse ora
aperte no-stop le stragi!

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