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venerdì 1 novembre 2013

Ultimo indirizzo conosciuto

https://www.youtube.com/user/orteseiguana
Commento sul tuo video: [videorlab] Costa e Spatola in redazione
Prezioso documento...
Miniatura 46:16
[videorlab] Costa e Spatola in redazioneDopo il numero 1 di Videor, preparando il secondo. Nella casa-atelier di Adriano Spatola, redazione di Videor la videorivista di poesia diretta da Elio Pagliarani con Nanni Balestrini Corrado Costa Vito Riviello Adriano Spatola

sabato 17 novembre 2012

venerdì 16 novembre 2012

Assurdo e familiare, 1986




Telecronaca

TELECRONACA [pagina 48]
Vito Riviello, Assurdo e Familiare, Empiria



Gli inquilini

GLI INQUILINI [pagina42]
Vito Riviello, Assurdo e Familiare, Empiria

Vanità

VANITA' [pagina 14]
Vito Riviello, Assurdo e Familiare, Empiria


La meta

LA META [pagina 40]
Vito Riviello, Assurdo e Familiare, Empiria

oh maggio

OH MAGGIO [pagina 28]
Vito Riviello, Assurdo e Familiare, Empiria

Prove

PROVE [pagina 13]
Vito Riviello, Assurdo e Familiare, Empiria

Status quo

Status-quo [pagina 31]
Vito Riviello, Assurdo e Familiare, Empiria, Roma, 1986

mercoledì 12 settembre 2012

Pinocchio

Antonio Bux ha aggiunto un commento su Ti do un occhio / chiamami Pinocchio:
grande Tuccio.... :-)

Improvvisazione di Vito Riviello. Videor di Elio Pagliarani all'università La Sapienza di Roma [reading 09]

mercoledì 4 luglio 2012

La poesia di genere

Elogio di Vito Riviello malgré lui
#t=12m15s Alfredo Giuliani, " La poesia comica non è un genere "

venerdì 13 maggio 2011

poesia di 150 anni d'Italia

Vito Riviello. Gozzaniana.
S.Martino, una rondine non fa primavera,
ecco Magenta nel quadro del Fattori

gli alberi tormentati ricordano lo strazio,
ancora alberi a Custoza
e soldati esanimi l'oratio del cannone.
Questa, sior, è la camicia del Maroncelli
plissè collo rialzato
questo è il tavolo screziato del Pellico
su cui scrisse le sue prigioni.
Costui non è Mazzini, miss,
ma Verdi ritratto dal Morelli.
La serena partenza dei Mille
col Generale appoggiato alla spada
simile a un ombrello
la rada di Quarto tra i bagliori rosa
è un carosello napoletano.
L'autografo di Pisacane,
lo spartito di Doninzetti
la sciabola di Santorre di Santarosa
i cerini di Pietro Micca...
Mamma mia, ma che sono?
Sembra che solo ora cominci
sentiam le grida udiam gli spari
cauti ad agitare fantasmi
le bandiere sono alle regate.
Garibaldi obbedisco
Bixio a chi lo disse?

domenica 1 maggio 2011

La gita

Su Vico Aticillo
0. La gita

Voleva andare al mare si trovò
in un campo di verdura
questo adesso nel sogno questo
nel secolo venturo lo scambio delle visioni
lo spostamento d’un cocomero
dai campi di Nocera al mar Rosso
un cocomero in vista ch’esplode a Mosca.
Tanti tuoi baci come nella morte
si son mutati in mosche sul ribrezzo
tanti i fiori quanti fori
giacciono sulla pelle confusi negli anni
intorno a un pianto che non si muta in niente ex tenente.
La diottria ormai non teme ribassi
alla borsa dei dindolò.


1. La bellissima ereditiera…

La bellissima ereditiera se sposata a uno stronzo
spesso si (ri) congiunge in un giorno sincero,
nevrosi transitoria,
all'amico d'infanzia al giardiniere
al custode al fromboliere di nidi.
Nell'ultima vacanza ha ripensato al suo passato
e pensando
la biologia raffinata le ha destato la crisi dei sensi.
I sonniferi l'hanno svegliata a una partenza
resa furtiva dalle cronache mondane,
la città.
In una sonnolenza di wagon-lit, nonchalance d'una bocca
che bacia mangiando,
ha toccato un pozzo petrolifero la solitudine della sonda
nel momento ch'egli la vide distratta, bionda,
dal suo pensiero malfatto, epidermide scarlatta,
l'amore karatè col texano.

(da "L'astuzia della realtà" 1975)


2. 1943


Chi siamo sgolava il filosofo.
Dove andiamo? Si batteva la testa
nella villa mesta. Da dove veniamo?
"Da Foggia, signor tenente!"
Anche Maria la 0' piangeva
tra le macerie. Non v'era ombra di nugatine
né di piccole abissine.
Tra i morti si cercavano i vivi
non si facevano gassose,
e le rose, ah, le rose.
Dal forno di Calvi un odore
calvinista di pane
investiva la città
come una carità razionale.

(da "Dagherrotipo" 1978)


3. Maladie d'amour


Ho avuto tosse ipertosse
continui sbagli
negli autunni di neve
del mio organismo.
Vani i ripari letterari
negli alberghi di mare.
Il dottore, " il grande Marotta"
medico municipale
che trovava alI' esterno l'uguale
dell'interno, "e quello è stato",
assioma che va volando,
disse alla sognatrice che lei
m'aveva salvato.
Così con quella frase roca
ancora carica di civici
proclami,
lasciai il verde positivismo
per la psicanalisi.
Senza saper nuotare nell'orina.

(da "Dagherrotipo" 1978)


4. Migrò



Mi son detto arrivando più avanti

d'ogni confine visto o sentito
s'io cado il mondo non s'alza
né ha avuto pietà coi padri ma piombo
ha dato marcandoli sui fronti.
Se si accende la miccia mi riverso
con il sangue sparso in ogni dove
finendo i giorni senza figli e onore.
Qui bisogna capire il meccanismo
come fa il sole quando al tramonto
chiude il braciere, non farsi
seghe con le canottiere abusando
che intorno non c'è e ombra di lei,
capire il vivo stato della condizione
fasulla
e uscire all'aria come i delfini
fingendo pure di capire il nulla.

(da "Dagherrotipo" 1978)

5. Mappa

Più a sud del sud c'è sud
sud e sud, tanto sud che
ancora a sud non c'è che sud
a perdita d'occhio sud
all'infinito sud,
solo alla fine dei sud,
si fa solo per dire,
c'è l'ultimo sud,
il sud più sud che mai
il sud-sud, il suddissimo,
poi c'è il Sud-Africa.

(da "Apparizioni" 1989)


6. A chi


A chi giova se giova
l' esistenza del covo?
Cui prodest? A chi prude
il gioco rude?
Chi omette se omette
per quali vie si mette?
Chi ha omesso l'ha ammesso
e non concesso.
Niente è incerto quanto incerto
il disegno che si profila
serve all' uopo
non si vede il raggiro far luce
senza scopo?

(da "Monumentànee" 1992)


7. Exibition


Saddames et monsieurs
c' est la guerre terrimistificante
fatta alla videogame parterre
d'armi alla vetroresina
di missili espropriati
di rampe semoventi, prendimi
se ti riesce, di bunker... fuochino... fuochino
acqua acqua acquona,
di colori postmoderni
dei tracciati esplodenti
con qualche ricordo di Warhol,
ma anche di doppia morte e tripla
morti di paura di strazio
delusione morti dinnanzi
alle proprie televisioni.
E Dio sa se il petrolio
è l'oppio dei popoli
ora che il suo consumo
brucia in consumazione.

da "Monumentànee" 1992)


8. Delitto di signore



L'astio doveva essere antico,

autentico ottocento,
perché usarono tutte le armi esponibili,
le più sofisticate da credenza.
Dolores sparò la sua argenteria
a cui rispose Conchita con cristalleria di Boemia
la prima oppose i mobili Fogliano bleu
la seconda cacciò i legni di Cantù,
l'una un gatto soriano
l'altra un tappeto persiano,
un tavolo stile impero
contro un altro di marmo nero,
un brillante di rosa canina
contro un topazio acqua marina.
Uno scioccaglio per il tuppo
due cascie nuove, una d'apeto, l'altra di chiuppo.
Uno stipo con l'armiero, uno sproviero di tela ordinaria
un corpetto di dobletto
quattro fazzolettj ricamati pel petto
due filze di corallo
tre sopralacce di percallo
un avantisino di fiandina
un giuppone di donna di saia scarlattina
una boffetta nova l'altra come si trova...
(continua)

(da "Monumentànee" 1992)


9. L'assassino


Testimonierò che il mio assassino
era di aspetto gentile, garbato
anche nei modi di colpire, democratico
nell'infierire a caso, senza privilegiare
punti del corpo particolari,
non ci potrei giurare
ma massacrandomi col machete
recitava Foscolo dei Sepolcri
e sul punto di recidermi la carotide
mostrò un occhio blando
d'antiche tenerezze frustrate
sì da mettermi in pace
ed accettar la sorte d'una follia
discesa per vie di povertà peregrine
c'hanno tenuto fino all'ultimo
intatta la bontà dell'omo..

(da "Monumentànee" 1992)


10. Le parole



Ormai molte parole sono per sé, sole,

in forma di foglia frale, disossate
con ingordigia lalica da vecchi palabratori...
Ecco le parole, signore e signori,
dopo tanto tempo, schiacciate
tremar al vento, disincantate,
origami senza convento,
d'ogni peso lavate d'ogni orgoglio,
fate parlare il pastore,
con le parole alla brace
sentirete il tuono,
un boato se parla l'avvocato,
parlava l'innamorato girando
e rigirando parole allo spiedo
che infiammavano il bel viso,
lei aveva sempre l'ultima parola
la parola di scorta
che, sacra, portava alle labbra.
Le parole evocavano il vero
se si diceva mister c'era il mistero.

(da "Monumentànee" 1992) 


venerdì 26 marzo 2010

A Sud del Sud, poesia digitale in radio

Caffè Poetel su Italia Radio [27 Giugno 1995]
Caffè Poetel oggi è stato ospite della trasmissione SENTI INTERNET di Italia Radio (97.00 MHz).
Durante la trasmissione si è tenuto un chat Poetel (Special Edition :-) che ha coinvolto numerose persone. In studio erano presenti Claudia Cataldi, Orazio Converso e Andrea Mazzucchi, redattori della trasmissione, Vito Riviello e Bruno Cattivelli.
Filippo Baiani è intervenuto per via telefonica. Vito Riviello ha letto una poesia scritta in chat da Andrea Oliva, oltre a due suoi CUCU' (una versione giocosa degli HAIKU). Una voce sintetica del sistema IperAudio ha provocatoriamente letto i versi di A Sud del Sud, una poesia di Vito Riviello.
La trasmissione SENTI INTERNET gestisce uno SPAZIO WEB interattivo sul server di NEXUS.

giovedì 25 marzo 2010

mercoledì 24 marzo 2010

Il linguaggio di Vito Riviello

VITO RIVIELLO
Il giusto verso...
19 marzo 2010 ore 19,00
Sala degli Specchi
del Comune di Frascati
(b)

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