sabato 5 dicembre 2009

Cristiano Testa in formato 30X30

Tra chi scrive e i suoi editor c'è il momento atteso della verità sensibile, ci sono il dispiegamento del testo che sta per pubblicarsi, le letture decisive prima di quella pubblica che nel web è mutante ma sulla carta tra poco si fisserà per sempre.
In questo
Cristiano Testa in formato 30X30,preso tra Lara, Lorenza e il senior-editor, il corto circuito è breve perchè in esso è già sperimentato il disagio dello scrittore moderno: e si dichiara - il sogno di Vito Riviello di una scrittura non necessariamente in crisi cade come "davanti al primo venuto" che è l'"amato" di Amelia (Rosselli)(aut. cit. da videor.it).
Una scrittura continuamente metaforica e citazionista mi sfibra! oddio, certo, ma per una scrittura incidentata com'è quella di Testa, il suo sarcasmo che Lorenza dice solo di emendare dell'espressione "volgare"(*) che risucchierebbe altrimenti tutto il testo, condivisa e accolta anche dall'entusiasmo decisivo di Lara che ne coglie al volo lo "sharing" evidente, eccita!
- e noi siamo "contenti che ecciti a ira maggiore"

(cit. Savonarola vs Pagliarani, ibidem videor.it).

Alla comunicazione di flusso generalizzata - Marcuse direbbe ad una dimensione - di radio tv e giornali, non conta se indifferentemente generalisti o di nicchia,succede la redazione di flusso con il terminale interno che integra su di sè la rete dei punti sensibili. E la scrittura diretta trionfa.
L'ira funesta del Pelide Testa è contenuta, non bellettritrica e castrata! ed il lettore è graziato: grazia del Testo-Testa, sarcasmi domati, arie fuoriuscite dai talk di redazione, concerto del "life sharing mode".


(*)(Nota dell'autore) L'espressione "Molti di voi sicuramente avranno un padre o – peggio! - una madre che caca la minchia per l'utilizzo esagerato del computer e di internet" è stata sostituita da: "Molti di voi sicuramente avranno un padre o – peggio! - una madre che stressa per l'utilizzo esagerato del computer e di internet"

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