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venerdì 20 maggio 2011

Amelia Rosselli tra poesia e storia

Andrea Zanzotto - presentazione del libro "Amelia Rosselli tra poesia e storia" di Silvia De March - Palazzo Bomben di Treviso 13/12/06.

giovedì 11 novembre 2010

sinché le maree del bene e del male

Per le cantate che si svolgevano nell'aria io rimavo
ancora pienamente. Per l'avvoltoio che era la tua sinistra
figura io ero decisa a combattere. Per i poveri ed i malati
di mente che avvolgevano le loro sinistre figure di tra
le strade malate io cantavo ancora tarantella la tua camicia
è la più bella canzone della strada. Per le strade odoranti
di benzina cercavamo nell'occhio del vicino la canzone
preferita. Per quel tuo cuore che io largamente preferisco
ad ogni altra burrasca io vado cantando amenamente delle
canzoni che non sono per il tuo orecchio casto da cantante
a divieto. Per il divieto che ci impedisce di continuare
forse io perderò te ancora ed ancora - sinché le maree del
bene e del male e di tutte le fandonie di cui è ricoperto
questo vasto mondo avranno terminato il loro fischiare.

lunedì 1 novembre 2010

Spazi Metrici

DataBase MEDIA
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Dettagli del record
titolo
Amelia Rosselli: Pier Paolo Pasolini e la metrica, "SPAZI METRICI"
descrizione

Variazioni Belliche piace ai giovani, soprattutto se parliamo della prima parte, quella contenente poesie non strettamente legate al sistema metrico elaborato dalla Rosselli.

Le poesie del periodo successivo presentano invece una tecnica notevole, tecnica che incuriosisce Pier Paolo Pasolini a tal punto da convincere la poetessa alla pubblicazione, nel 1962, di un breve saggio divulgativo, dal titolo Spazi Metrici, edito in appendice proprio su Variazioni Belliche.

Spazi Metrici riassume quattordici anni di studio ed elaborazione della metrica; Pasolini sapeva dell’uso consapevole che la poetessa anglo-italiana faceva dei propri lapsus, e subiva la malìa e la forza di quel rimare così doloroso e perfetto di caos.

martedì 9 marzo 2010

Avete mai visto le mani di Amelia?


Avete mai visto le mani di Amelia? Lingua dei segni, tratti sovrasegmentali in ogni senso, segnava il tempo di ogni sua parola. Intonemi, cinesica, gestualità per non udenti. Dirigeva l’orchestra che era lei stessa. L’uomo è misura di tutte le cose. Difficilmente un greco avrebbe pensato a un’asticciola di legno, a proposito del metron. Il metro poetico è molto più vicino alla natura delle cose: l’uomo è il metro del poema delle cose, è il loro tempo. Amelia sola, isola, assolo. (massimocelani) Diretta del convegno su convegno dell'anno

lunedì 8 marzo 2010

Cos'ha il mio cuore

Cos'ha il mio cuore che batte sì soavemente

ed egli fa disperato, ei

più duri sondaggi? tu Quelle

scolanze che vi imprissi pr'ia ch'eo

si turmintussi sì

fieramente, tutti gli sono dispariti! O sei miei

conigli correnti peri nervu ei per

brimosi canali dei la mia linfa (o vita!)

non stoppano, allora sì, c'io, my

ivvicyno allae mortae! In tutta schiellezze mia anima

tu ponigli rimedio, t'imbraccio, tu, -

trova queia Parola Soave, tu ritorna

alla compresa favella che fa sì che l'amore resta.

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