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Che cos'è il comico? Bella domanda. Sono secoli che ci si industria a cercare di venire a capo di una questione assai complessa con il guaio che i discorsi sul comico non sono comici e dunque inducono a riflessioni seriosissime. (..)In fondo la neoavanguardia fu una "rivoluzione" all'insegna del comico, dell'abbassamento.
Lavorando sul comico e praticando la comicità la neoavanguardia è riuscita a procurarsi moltissimi nemici ormai storici, perché gli sberleffi sono stati presi per diktat e le situazioni per categorie kantiane.
(..) La letteratura italiana ogni tanto avrebbe bisogno di rinnovare il proprio rapporto (nei secoli così' discontinuo) con la comicità. Proposte ironiche se ne vedono ormai poche. D'altra parte il secolo passato è vissuto di tragedie e catastrofi: il comico va annoverato fra le catastrofi. E' inevitabilmente distruttivo.
Sarebbe interessante, invece, tentare una ricognizione nei territori della comicità involontaria. Non viviamo forse un'epoca di controfigure?
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