April 18, 2010 at 12:03 pm
Come videoeditor diVideor* (la videorivista internazionale di poesia di Elio Pagliarani), da Modi di Produzione LaCaB, 1984 in poi, mi sono posto necessariamente la questione della durata, sia "quella" ,e poi tout court la durata dell'evento, del video, del viaggio, insomma del tempo.
Abruzzese aveva ragione, certo, ma non per questo avevo torto nel percorrere contemporaneamente la strada che DomCommisso e DomLamux hanno notato (ed annotato): la sospensione del tempo, la punteggiatura senza racconto, la scansione, proprio come quella che cito qui con il VideoViaggiare di Battisti e che piace ad Antonella Castellini non a caso matematica e scrittrice .
Stop/Start, diremmo, in uno stand-up comedian: drammaturgie della voce per sfuggire all'ipnosi della narrazione; la matematica di Lucio Battisti, il metronomo.
Devo interrompere, scandire, lasciare in sospeso: il video breve, brevissimo, in un contesto di fluenza com'è il luogo di facce-er-book è una richiesta (disperante) di linguaggio all'orecchio del saggio, ma in pieno mercato (R.B.); così come i tempi illimitati di videor per ascoltare la poesia in video e stare con i suoi poeti utilizzando una videocassetta registata rinunciando ad una regia per lasciare ai poeti il ritmo.
Nessun ordine nei pensieri, lasciare che si sciolgano così come accade che si formino. Li fisseremo, non abbiate dubbi su ciò, lo dice l'artista che compone e canta, apollineo e armonico, compiuto.
Sì, viaggiare, ma persi nei pensieri, eh.
* [VideorLa scelta linguistica che emerge ha qualcosa a che vedere con quel genere di videoarte che predilige 'i tempi illimitati', i tempi 'morti' come programmatica negazione del tempo 'scarso' profondamente sentito ed esibito dai consumi di massa, Alberto Abruzzese, Espresso 1989].
Abruzzese aveva ragione, certo, ma non per questo avevo torto nel percorrere contemporaneamente la strada che DomCommisso e DomLamux hanno notato (ed annotato): la sospensione del tempo, la punteggiatura senza racconto, la scansione, proprio come quella che cito qui con il VideoViaggiare di Battisti e che piace ad Antonella Castellini non a caso matematica e scrittrice .
Stop/Start, diremmo, in uno stand-up comedian: drammaturgie della voce per sfuggire all'ipnosi della narrazione; la matematica di Lucio Battisti, il metronomo.
Devo interrompere, scandire, lasciare in sospeso: il video breve, brevissimo, in un contesto di fluenza com'è il luogo di facce-er-book è una richiesta (disperante) di linguaggio all'orecchio del saggio, ma in pieno mercato (R.B.); così come i tempi illimitati di videor per ascoltare la poesia in video e stare con i suoi poeti utilizzando una videocassetta registata rinunciando ad una regia per lasciare ai poeti il ritmo.
Nessun ordine nei pensieri, lasciare che si sciolgano così come accade che si formino. Li fisseremo, non abbiate dubbi su ciò, lo dice l'artista che compone e canta, apollineo e armonico, compiuto.
Sì, viaggiare, ma persi nei pensieri, eh.
* [VideorLa scelta linguistica che emerge ha qualcosa a che vedere con quel genere di videoarte che predilige 'i tempi illimitati', i tempi 'morti' come programmatica negazione del tempo 'scarso' profondamente sentito ed esibito dai consumi di massa, Alberto Abruzzese, Espresso 1989].
Non avere la televisione libera la mente, striminzisce il contesto e sottolinea con scrupolo le uniche cose che è davvero importante sapere. Altro che video breve..è un'idea talmente innovativa da essere completamente passiva. Se io non li guardo, non mi servono. O meglio, VUOL DIRE che non mi servono.