lunedì 3 febbraio 2025

un grafomane

 C’è ormai qualcosa di commovente in Facebook. In un universo virtuale che è la versione aggiornata di “Bouvard e Pécuchet”, e dove tutto diventa un involontario pastiche, le persone prendono ancora la parola per “tenere un discorso”, o per dialogare a lungo come epistolografi di un secolo fa. Qui sta il pathos, o se si vuole il lato patetico e letterario del “social dei vecchi”. Ma questo sterminato diario in pubblico,..


Nessun commento:

Google Ricerca Blog.