- ho seguito con molta attenzione la tesi avanzata da Marica e credo molto in essa. devo dire però che il primo a farmi capire che lo studio di autori che sembrerebbero morti e sepolti fosse utile al nostro futuro lavorativo fu il professor Virno che in una delle sue lezioni conclusive mise in evidenza quello che secondo me era il dubbio di molti di noi studenti. Lui ci disse:"lo so che questo che abbiamo detto finora vi sembrerà poco coerente con il vostro futuro lavorativo, ma vi servirà, invece, molto più di qualsiasi altra materia pratica". non ho avuto ancora la fortuna di inserirmi nel mondo del lavoro come marica, ma credo che lei abbia fatto un accostamento di idee arguto. una tra le cose che mi hanno colpito è stata la citazione del film "tutta la vita davanti" che anch'io ho visto. il pensiero di Marica di associare il pensiero heideggeriano al suo lavoro da telefonista e al grande fratello è per me geniale ed è anche la conferma che forse la filosofia non è tanto inutile e morta come tutti pensiamo. é meraviglioso come il pensiero di autori vissuti lontani dal mondo digitale odierno si mostri così attuale,ma soprattutto utile per quello che vogliamo fare nel nostro futuro lavorativo. questa prima di tutti secondo me è stata un'intuizione favolosa del prof Gambarara. tanti complimenti Marica!
- "Nessuno è così povero come colui che vede la propria relazione con la presenza altrui, ossia la propria facoltà comunicativa, e il proprio aver linguaggio, ridotti a lavoro salariato" (Paolo Virno, "Grammatica della moltitudine") Ecco cosa a me la Arendt, Virno e Saussure hanno insegnato...
21 aprile 2009 10:06
Nessun commento:
Posta un commento