venerdì 12 aprile 2013

i sandali, uno rotto, l’altro regge

Si rompe il guscio, poi ne esce un verme, lungo, senza odore
magari puntando verso una mollica o una montagnola nella ghiaia
e allora il guscio si rinchiude silenziosamente un bombardamento
e io passo di là, a falcate, piede dietro piede e calza, cammino
e intorno una piccola polvere rarefatta perché struscio sottilmente
i sandali, uno rotto, l’altro regge. Banchi verde scrostato
dove sono i bambini non è l’ora? e tristemente quasi passeggiare
le pesanti foglie dei castani predicono misfatti. Non si vede
(pelliccia breve al collo nero) a chi appartiene il giardino
delle malefatte, parco, ombra e sole tutto grigio e bianco,
coronano il vuoto che trema. Altra stesura ha il parco
infinitamente grande se lo percorri di buona volontà ma io torno al cancello  inappagabile.
1965 il menabò 8 Amelia Rosselli Serie Ospedaliera

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