sabato 9 giugno 2012

Lettera all'editore

Ma era già irreale il presupposto di andare alla cerca dell’oggetto testuale reale, che si sarebbe formato dopo o avrebbe dovuto manifestarsi dopo. Come un bersaglio nascosto che fa volare la freccia alle spalle dell'arciere. Il mio lavoro di poeta è stato questo: sollecitare, anticipare, precorrere un’improponibile poesia non mia, convincere che "x" nascerà e che giustificherà il mio testo. 1986, Corrado Costa

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