Editor ha detto...
E' il report dall'esposizione (Reggio Emilia, Ex-Caserma Zucchi, viale Allegri - 8 aprile-7 maggio 1995). La mostra comprendeva circa duecento pezzi usciti dalla "officina" attraverso cui Costa si è dedicato a ibridare le due grandi famiglie espressive della scrittura verbale e della pittura d'immagini, o più in genere dell'animazione plastica dello spazio (da qui il sottotitolo dell'iniziativa, che riprende e adatta al caso un celebre slogan a suo tempo pronunciato dal dadaista Raoul Hausmann). Non di rado la sperimentazione di Costa abbandona i tradizionali supporti bidimensionali per avvalersi del mondo oggettuale delle macchine, ma piegato a intenti ludici e poetici (i flipper).
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