Queste giornate di primavera,
sono sicura, 
me le ricordero'. 
per questa primavera in se' 
e 
per la totale difficolta' 
ad accettarla. 
Una difficolta' intima: 
come se l'inverno non fosse 
durato abbastanza 
(dico che e' troppo presto!) 
non e' durato molto il mio 
letargo, intendo. 
E sono indispettita: 
tutto questo rinascere 
significa 
attivita' 
movimento 
"vita" alla decima potenza 
e io 
non sono pronta! 
non sono pronta per la vita? 
chiamatemi alla vita 
solo quando occorre 
quando e' urgente 
non sempre. 
So gia' che a qualcuno non piacera', 
e forse anche a me. 
Dalla finestra, la mattina 
la luce del sole 
e' maldestra 
rompe il sonno 
insistente 
prematuramente 
e grido: ne ho bisogno! 
perche' allora io 
sogno 
dopo una notte 
passata 
a rincorrere 
il sapore 
delle cose vissute 
per prova 
per gioco 
solo la mattina 
poco 
prima dell'alba, il momento e' giusto 
ma il sole di questa primavera 
lo guasta. 
Allora 
in macchina 
per tutto il tratto di strada 
che mi separa da casa 
recito 100 volte l' Ave Maria in inglese 
cantileno 
filastrocche 
all'infinito: 
e penso che 
questa 
primavera 
e' prematura 
e perciottanto 
dura. 
sabato 6 novembre 2010
1.4.94, videor e la telematica
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