sabato 6 novembre 2010

1.4.94, videor e la telematica

Queste giornate di primavera,
sono sicura,
me le ricordero'.
per questa primavera in se'
e
per la totale difficolta'
ad accettarla.

Una difficolta' intima:
come se l'inverno non fosse
durato abbastanza
(dico che e' troppo presto!)
non e' durato molto il mio
letargo, intendo.

E sono indispettita:
tutto questo rinascere
significa
attivita'
movimento
"vita" alla decima potenza
e io
non sono pronta!
non sono pronta per la vita?
chiamatemi alla vita
solo quando occorre
quando e' urgente
non sempre.

So gia' che a qualcuno non piacera',
e forse anche a me.

Dalla finestra, la mattina
la luce del sole
e' maldestra
rompe il sonno
insistente
prematuramente
e grido: ne ho bisogno!
perche' allora io
sogno
dopo una notte
passata
a rincorrere
il sapore
delle cose vissute
per prova
per gioco
solo la mattina
poco
prima dell'alba, il momento e' giusto
ma il sole di questa primavera
lo guasta.

Allora
in macchina
per tutto il tratto di strada
che mi separa da casa
recito 100 volte l' Ave Maria in inglese
cantileno
filastrocche
all'infinito:
e penso che
questa
primavera
e' prematura
e perciottanto
dura.

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