Primo d'aprile a ventanni
Queste giornate di primavera,
sono sicura,
me le ricordero' / per questa primavera in se'
e
per la totale difficolta'
ad accettarla.
Una difficolta' intima:
come se l'inverno non fosse
durato abbastanza
(dico che e' troppo presto!) /
non e' durato molto il mio
letargo, intendo.
E sono indispettita:
tutto questo rinascere
significa
attivita'
movimento
"vita" alla decima potenza /
e io
non sono pronta!
non sono pronta per la vita?
/ chiamatemi alla vita
solo quando occorre
quando e' urgente /
non sempre.
So gia' che a qualcuno non piacera', /
e forse anche a me.
Dalla finestra, la mattina
la luce del sole
e' maldestra
rompe il sonno
insistente
prematuramente
/ e grido: ne ho bisogno!
/
perche' allora io
sogno
dopo una notte
passata
a rincorrere
/
il sapore
delle cose vissute
per prova
per gioco
/
solo la mattina
poco
prima dell'alba, il momento e' giusto
/
ma il sole di questa primavera
lo guasta.
Allora
in macchina
per tutto il tratto di strada
che mi separa da casa
recito 100 volte / l' Ave Maria in inglese
cantileno
filastrocche /
all'infinito:
e penso / che
questa
primavera
e' prematura
/
e perciottanto
dura.
[
1.aprile.94[
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