domenica 31 marzo 2013

Primo d'aprile a ventanni

Queste giornate di primavera, sono sicura, me le ricordero' / per questa primavera in se' e per la totale difficolta' ad accettarla.
Una difficolta' intima: come se l'inverno non fosse durato abbastanza (dico che e' troppo presto!) / non e' durato molto il mio letargo, intendo.
E sono indispettita: tutto questo rinascere significa attivita' movimento "vita" alla decima potenza / e io non sono pronta! non sono pronta per la vita? / chiamatemi alla vita solo quando occorre quando e' urgente / non sempre.
So gia' che a qualcuno non piacera', / e forse anche a me. Dalla finestra, la mattina la luce del sole e' maldestra rompe il sonno insistente prematuramente / e grido: ne ho bisogno! / perche' allora io sogno dopo una notte passata a rincorrere / il sapore delle cose vissute per prova per gioco / solo la mattina poco prima dell'alba, il momento e' giusto / ma il sole di questa primavera lo guasta.
Allora in macchina per tutto il tratto di strada che mi separa da casa recito 100 volte / l' Ave Maria in inglese cantileno filastrocche / all'infinito: e penso / che questa primavera e' prematura /  e perciottanto dura. [ 1.aprile.94[

Nessun commento:

Google Ricerca Blog.